Modalità di istallazione
• prima di installare il nuovo radiatore assicurarsi che le tubature dell’impianto di riscaldamento siano pulite. Le impurità possono ostruire il corretto passaggio dell’acqua nelle valvole e detentori riducendo drasticamente la resa termica;
• la valvolina di sfiato in dotazione deve essere installata con l’accortezza di non forzare troppo la chiusura che deve avvenire con una coppia non superiore a 10 mm;
• la valvolina di sfiato, la valvola e il detentore devono essere installate mediante l’applicazione di teflon o canapa nell’apposito filetto di connessione;
• riempire il calorifero lentamente per permettere l’eliminazione dell’aria presente nel calorifero dall’apposita valvolina di sfiato. Operazione che per un nuovo impianto andrà fatta per almeno tre volte a distanza di due/tre giorni l’una dall’altra;
• i radiatori Cigno Clima non sono adatti a funzionare con impianti a vapore
• qualsiasi ostacolo ai moto convettivi dell’aria come ad esempio copritermo, mensole e nicchie riducono l’emissione di potenza termica;
• verificare le corrette tenute di raccordi e connessioni presenti all’interno del box incasso prima della chiusura dello stesso.
CONSIGLI D’USO
I radiatori devono essere montati da personale quaificato e a regola d’arte. I radiatori Cigno Clima sono progettati e realizzati per presentare il minimo rischio di danno a persone per urto, vanno comunque rispettate le elementari condizioni di sicurezza per evitare danni alle persone e/o cose. Nel caso di bambini e disabili, devono essere seguite precauzioni particolari, con espresso riguardo alla massima temperatura d’esercizio dell’impianto.
PROBLEMATICHE POSSIBILI
Le cause più frequenti che non fanno riscaldare un calorifero possono essere le seguenti:
• la potenza termica è insufficiente a riscaldare l’ambiente dove è stato installato o la temperatura dell’acqua è troppo bassa;
• le tubature dell’impianto di riscaldamento non sono state dimensionate correttamente;
• la pompa di circolazione dell’impianto deve essere regolata correttamente onde evitare un rendimento troppo basso in alcune aree del radiatore;
• il radiatore potrebbe avere un accumulo d’aria all’interno che deve essere sfiatata tramite la valvolina di sfiato presente nel radiatore;
• il termostato principale è esposto a grandi sorgenti di calore esterne, le quali lo portano a raggiungere la temperatura desiderata e per questo motivo i radiatori nelle altre stanze non si scaldano;
• la temperatura dell’acqua è troppo bassa;
• presenza di impurità all’interno dell’impianto che si sono depositate nel corpo valvola. Le impurità riducono considerevolmente la portata d’acqua e conseguentemente la produzione di calore;
• il radiatore si scalda solo in parte: il radiatore è sovradimensionato di conseguenza l’ambiente raggiunge la temperatura impostata prima che lo stesso abbia raggiunto una temperatura omogenea in tutta la sua superficie. In alcune situazioni il radiatore risulta essere il terminale di diffusione di rumori che per la gran parte delle volte non dipendono dallo stesso. Il radiatore diventa la cassa di risonanza di rumori provenienti dall’impianto, che derivano dallo sfregamento delle tubature e degli impianti alle pareti o all’interno dei pavimenti. Altri rumori possono derivare da un collegamento errato della valvola e detentore (invertiti) oppure da una portata d’acqua eccessiva a livello della valvola dovuta ad una pressione troppo elevata, oppure c’è tensione nell’impianto.
ACCORGIMENTI
Si sconsiglia l’utilizzo di detergenti acidi e/o abrasivi in quanto possono rovinare la superficie verniciata e/o anodizzata del calorifero stesso. È inoltre consigliata l’operazione di sfiato periodico dell’aria accumulata all’interno dei radiatori o degli impianti di riscaldamento. Questa operazione fa si che venga eliminata tutta l’aria che si forma normalmente durante il funzionamento dell’impianto di riscaldamento evitando così la formazione di ruggine.